La costruzione di un edificio a torre, affacciantesi su una nuova piazza da aprirsi a nord del corso Vittorio Emanuele, venne prevista dal piano particolareggiato di ricostruzione del centro di Milano, adottato in attuazione del piano regolatore generale del 1953.
L'edificio fu progettato dagli architetti Eugenio ed Ermenegildo Soncini e costruito dal 1956 al 1957]
"La chiara architettura di questo edificio, il cui significato è dovuto essenzialmente al gioco delle strutture, deve la sua caratteristica più saliente ai pilastrini binati costituenti la partitura verticale delle fronti". Essi creano un effetto di chiaroscuro contrastante con le superfici vetrate e non sono rettilinei, bensì si sdoppiano con raccordi obliqui alla sommità e alla base dell'edificio[4]. Quest'idea, aprire i pilastri di base per formare a ventaglio le partiture verticali della facciata, fu ripresa su scala gigantesca nel 1974 da Minoru Yamasaki nelle vertiginose costolature delle Twin Towers di New York.
La continuità dei serramenti, dotati di ampie lastre di cristallo, è interrotta virtualmente soltanto dalla luce intercorrente tra i pilastrini. Le ombre proiettate sulle fronti dalla loro sporgenza attribuiscono alla costruzione rilievo e movimento.
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