
L’ingegnere, che lavorava per il Comune di Milano, è stato una figura di prim’ordine nella architettura pubblica della nostra città. A lui si devono, tra l’altro, due opere che sembrano appartenere a due mondi opposti e conviventi: la ricostruzione della Scala nel dopoguerra e il mercato coperto di viale Monza.
La piscina era dedicata a Giuseppe Caimi, un giovane talento sportivo (schermidore, nuotatore e calciatore). Convocato nel 1912 nella Nazionale Olimpica di Calcio per le Olimpiadi di Stoccolma, venne poi allontanato dall’allora Commissario Tecnico Vittorio Pozzo perchè in un locale notturno avrebbe esclamato “svedesone bionde, aspettatemi, arriva Caimi!”.
I sogni per lui si interruppero durante la Prima Guerra Mondiale e le sue medaglie furono d’argento per il valore e d’oro alla memoria.
La piscina Caimi faceva parte di un centro polifunzionale situato in un quartiere di edilizia popolare degli Anni Trenta, con impianti sportivi, biblioteca, ambulatorio medico e locali per diverse attività. Ancora oggi si può riconoscere l’antica struttura nello spazio del teatro Parenti.
Questa piscina è stata fatta rinascere a nuova vita grazie alla Fondazione Pier Lombardo (quella del Teatro Franco Parenti!), con grandi investimenti pubblici e privati dopo anni di chiusura.
Mantiene infatti alcune caratteristiche di un tempo, come le due vasche e la statua Liberty dei fenicotteri.
Ora piscina e teatro costituiscono un unico grande complesso articolato in spazi autonomi, ma con tanto in comune.
Circondata da un lungo muro azzurro che invita e non divide, durante il giorno questa piscina scoperta offre la possibilità di tuffi, solarium e giochi per bambini in un ambiente piacevole e ricco di angoli insoliti.
Oggi chiamata Bagni misteriosi
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