lunedì 25 ottobre 2021

PALAZZO SFONDRATI

E rimasto soltanto il portale quattrocentesco, due finestre, rimontati sulla facciata di un edificio moderno al n. 11 e alcune colonne ricomposte con archi ogivali nel cortile snaturato che troviamo all’interno. Il Torre si limita a informarci che il «Sign. Marchese Sfondrati» è pronipote di papa Gregorio XIV.
Dell'interessante complesso della prima metà del '400, organizzato su due cortili, rimane solo qualche elemento architettonico di facciata, sulla Piazza Erculea e Via Rugabella e parte del porticato nel cortile della costruzione del dopoguerra su Via Rugabella. Il cortle più piccolo, a pianta quadrata, di epoca 400ntesca, con arcate a sesto acuto su bassi pili di serizzo di sezione ottagonale con capitelli a grandi foglie e vari stemmi araldici, versava già priima della guerra in condizioni precarie con superfetazioni non congrue sull'area scoperta; quello più grande, prospettava con un grandioso criptoportico a colonne tuscaniche di aspetto classico, sul giardino restrostante, di cui rimane ben poca cosa. Andava famoso per il portale su strada, con arco a sesto acuto, simile a quello di Palazzo Borromeo e per il cortile trecentesco, porticato su tre lati, con arcate a sesto acuto e con colonne ottagonali con capitelli a grandi foglie.
Nella foto è ritratto Palazzo Sfondrati danneggiato dai bombardamenti, con la vicina Casa Valerio, anch'essa danneggiata. I due edifici, entrambi di origine antica, vennero demoliti e sostituiti da due nuove costruzioni: del primo è stata mantenuta solo una porzione di facciata, col portale quattrocentesco e due finestroni gotici riaperti al primo piano; del secondo solo lo spigolo ad angolo con via Rugabella.

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