L'edificio s'impose subito per il suo stile fortemente neo-medievale, tra l'altro di moda nell'Ottocento, rifuggendo però dalle eccessive decorazioni: il palazzo è costruito in mattoni in cotto e decorato in pietra bianca. È impostato su cinque piani, l'ultimo dei quali è decorato con merlate guelfe alle quali s'aggiunge una torre medievaleggiante, anch'essa merlata, tipica delle architetture dei castelli.
Il bugnato in pietra del primo piano dà un tocco leggermente eclettico alla costruzione.
Decisamente degna di nota è la loggia coperta che rafforza ulteriormente lo stile della casa. Per via del suo volume, del fatto di trovarsi all'angolo tra due strade e per via d'elementi come la loggia ed il torrione, il palazzo risulta avere un aspetto decisamente monumentale.
Alla torre del castello Cova s'ispireranno gli architetti della torre Velasca, grattacielo situato nel centro di Milano. A poche decine di metri dall'edificio si trova la Pusterla di Sant'Ambrogio, antica porta urbana della città, che deve il suo aspetto attuale ad un rimaneggiamento del 1940, che continua lo stile revival della zona.
Una costruzione molto simile al castello Cova ed opera dello stesso Adolfo Coppedè è villa La Gaeta, ad Acquaseria sul lago di Como.
Una costruzione molto simile al castello Cova ed opera dello stesso Adolfo Coppedè è villa La Gaeta, ad Acquaseria sul lago di Como.
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