
Il nome della famiglia deriva dal soprannome del suo fondatore, Muzio Attendolo , un capitano di ventura della Romagna al servizio dei re Angioini di Napoli, chiamato Sforza (Forte) per la sua prestanza.
Il primo duca di Milano fu il figlio maggiore di Muzio Attendolo, Francesco (1401-1466), che acquisì il titolo ducale grazie al suo matrimonio con Bianca Maria Visconti, ultima erede del duca Filippo Maria Visconti, morto nel 1447. Da questo matrimonio originò il ramo principale della famiglia. Il successore di Francesco I fu Galeazzo Maria (1444-1476), duca dal 1466 alla morte, che sposò Bona di Savoia. Fra le sue figlie illegittime va segnalata Caterina Sforza, che sposò dapprima Girolamo Riario, divenendo signora di Forlì ed Imola, e fu poi la madre di Giovanni dalle Bande Nere.
Successore di Galeazzo Maria fu il figlio Gian Galeazzo (1469-1494), che sposò Isabella d'Aragona. Gian Galeazzo, a causa della sua debolezza ed inettitudine, in pratica non governò mai direttamente, e la reggenza del ducato fu fin dall'inizio nelle mani dello zio Ludovico Sforza detto il Moro, che ebbe il titolo di duca solo a partire dalla morte del nipote; Ludovico il Moro sposò Beatrice d'Este. A riprova del prestigio goduto dal casato milanese in quel periodo vi è il matrimonio celebrato tra Bianca Maria, sorella di Gian Galeazzo e l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Ludovico il Moro governò sul Ducato di Milano fino al 1500, anno in cui fu definitivamente sconfitto e preso prigioniero dai francesi. Dopo che i francesi furono cacciati dall'esercito di mercenari svizzeri dell'impero (1512), il ducato di Milano tornò per alcuni anni nelle mani dei figli di Ludovico il Moro, Massimiliano (1493-1530) e Francesco II (1495-1535), che sposò Cristina di Danimarca, nipote dell'imperatore Carlo V. Costoro, coinvolti nelle guerre tra Francia ed Impero, regnarono ad intervalli e sotto la protezione degli Asburgo, ai quali, dopo la morte avvenuta a Vigevano di Francesco II, deceduto senza eredi, passò il ducato.
Da Giovanni Paolo (1497-1535), figlio naturale di Ludovico il Moro e di Lucrezia Crivelli, discese il ramo dei Marchesi di Caravaggio, estinto nel 1717. Da Sforza Secondo, figlio naturale di Francesco I, discese il ramo dei conti di Borgonovo Val Tidone, estinto nel 1679; da Jacopetto, figlio naturale di Sforza Secondo, discese il ramo dei Conti di Castel San Giovanni, che giunse fino al XX secolo e a cui appartenne il ministro Carlo Sforza.
Il ramo di Borgonovo
Sforza-Cesarini
Dimore
Segue un elenco non completo delle residenze costruite ed abitate dagli Sforza.
- Castello Sforzesco a Milano
- Castello di Pavia
- Castello Sforzesco di Galliate
- Castello Sforzesco di Vigevano
- Castello di Melegnano
- Castello di Cusago
- Castello di Santa Croce, Cremona
- Rocca di Soncino
- Castello di Novara
- Castello di Vicolungo
- Castello Normanno-Svevo di Bari
- Tenuta di caccia Cascina Boscaiola
- Palazzo Sforza Cesarini a Roma
- Palazzo Sforza Cesarini a Genzano
- Palazzo Sforza Cesarini a Santa Fiora
- Villa La Sforzesca a Castellazzara
- Rocca Costanza, Pesaro
- Villa Imperiale a Pesaro
- Rocca di Ravaldino Forlì (FC)
- Rocca di Imola (BO)
- Rocca di Bagnara
- Rocca di Riolo
- Palazzo Gallavresi noto come Palazzo Sforza o della Marchesa Caravaggio (Bg)
- Castello di Torrechiara, Torrechiara (Pr)
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