Nel dopoguerra compare il nome "Stadera" che nasce da una “pesa” che esisteva in una cascina sul naviglio che "pesava" le merci in uscita da Milano per la via d’acqua.
Il nome "Stadera" in realtà risale, come molti quartieri di Milano dal toponimo di antiche cascine
Ai bordi del Naviglio, avremmo osservato le lavandaie immergere i loro panni nel corso d’acqua. Così come si potevano osservare i silenziosi barconi carichi di merci discendere il corso d’acqua verso Pavia. Parallelamente al Naviglio Pavese, dal 1880 al 1936 correva la tranvia Milano-Pavia. Il convoglio si contraddistingueva per il classico pennacchio a vapore. Lo si può individuare nella foto sopra che lo ritrae nell’allora piazza Carrara, decisamente più grande rispetto alle attuali dimensioni. La piazza era infatti originariamente suddivisa in quattro spicchi. A lambirla nel lato sud est, sorgeva la nota cascina Stadera oggi scomparsa, che fino ai primi anni 20 era situata nel riquadro delle attuali vie De Sanctis, via Palmieri, via Montegani e il Naviglio Pavese, dove i carrettieri che entravano da quella parte in città, si fermavano a pesare le loro merci. All’interno della cascina c’era un’osteria, in cui gli stessi carrettieri potevano consumare le loro merende a base di “pan e luganeghin”, innaffiate da generoso vino.
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