mercoledì 1 settembre 2021

6 Gennaio: CORTEO DEI RE MAGI

 Dal 1336, come documentato nel libro del frate Allegranza, a Milano in occasione della festività dell’Epifania si svolge il “corteo storico dei Magi” organizzato dalla parrocchia di Sant’Eustorgio.

Tale corteo, movimentato da volontari vestiti di preziosi costumi d’epoca, ha lo scopo di rievocare il cammino fatto dai Magi alla ricerca del Creatore, luce del mondo, con l’omaggio finale alla Sacra Famiglia dei doni che la storia ci ha tramandato : oro (regalità di Gesù) , incenso (divinità di Gesù) e mirra (preannuncio della sua passione).
Questo corteo è arrivato quasi ininterrottamente fino ai nostri giorni. Fu sospeso da San Carlo ai tempi della peste di Milano per gravi e giustificati motivi e fu, in seguito, fatto riprendere da Giovanni Battista Montini arcivescovo di Milano e futuro Papa Paolo VI e da allora mai più interrotto.
Il corteo attraversa le strade del centro di Milano, partendo da piazza del Duomo per arrivare in piazza sant’Eustorgio con il devoto omaggio dei Magi ad un presepe vivente.
La chiesa di s. Eustorgio si presenta al visitatore con il suo fascino antico e armonioso. Eppure se per un attimo concentriamo la nostra attenzione sul campanile, noteremo che brilla di originalità: al posto della consueta croce si trova una stella simile a quella che condusse i re Magi alla umile dimora di Gesù bambino.
La stella è stata posizionata qui per guidare novelli re magi: i pellegrini che anticamente si recavano in città per adorare le spoglie di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Qui infatti, in fondo alla navata destra sono conservate le loro spoglie, o meglio, ciò che ne rimane. Nel XII sec. infatti Federico Barbarossa si impossessò delle preziose reliquie per portarle a Colonia. Oggi non ci rimane che qualche frammento d'ossa che la città tedesca ha pietosamente regalato a Milano.
Eppure, a ricordo dei preziosi ospiti della basilica, ancora oggi si svolge, il giorno dell'Epifania, un corteo molto colorato che parte da piazza Duomo per arrivare a s.Eustorgio (la tradizione risale al XIV sec.). Sfilano alla testa del corteo tre figuranti che impersonano i re Magi. Al loro seguito una serie di personaggi curiosi ed insoliti: pastorelli (con agnellini in grembo), soldati romani, Erode, nobil donne medioevali... i Magi giungono davanti alla capanna del bambin Gesù posizionata sul sagrato della chiesa e ai suoi piedi lasciano i famosi doni. E' questa l'occasione, per il vescovo di Milano, di fare un bilancio dell'anno appena concluso con un'accorata orazione.
Secondo un’antica tradizione i Magi tornarono a Gerusalemme dopo la crocifissione di Cristo e vi morirono martiri. I loro corpi sarebbero poi stati trasferiti da sant’Elena, madre di Costantino, a Costantinopoli, in Santa Sofia. Eustorgio, recatosi a Costantinopoli prima di insediarsi vescovo a Milano, avrebbe poi avuto in dono le reliquie dall’imperatore Costante.
Le sacre spoglie sarebbero state trasportate in città in un grande e pesante sarcofago marmoreo trainato da due buoi che, giunti alle porte di Milano, sarebbero crollati esausti. In questo luogo Eustorgio avrebbe quindi deciso di fondare una basilica. I corpi deposti in un’arca marmorea dopo un lungo viaggio su un carro trainato da buoi (vedasi il quinto capitello a destra della navata centrale della Basilica che raffigura l’episodio), giunto nei pressi di Porta Ticinese non riuscì più ad avanzare.
Durante il saccheggio di Milano da parte di Federico Barbarossa, nel 1164, i fedeli, per paura che le sacre reliquie venissero profanate, le nascosero nella vicina chiesa di San Giorgio in Palazzo, entro le mura cittadine. Ma l’arcivescovo Rainald von Dassel, cancelliere imperiale del Barbarossa, scoprì l’inganno, si impossessò dei corpi dei Magi e li fece trasportare a Colonia, dove tuttora si trovano, custodite in un prezioso reliquiario riferito all’orafo Nicola di Verdun.
In Sant’Eustorgio rimase invece il grande sarcofago sul cui coperchio sono scolpite una stella e la scritta settecentesca “Sepulcrum trium Magorum”.
Nei secoli successivi i milanesi tentarono invano di ottenere la restituzione delle reliquie. Solo nel 1903, grazie all’intervento del cardinal Ferrari, alcuni frammenti dei sacri resti tornarono nella basilica di Sant’Eustorgio. Tuttora le reliquie sono conservate in una teca sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della basilica, esposte alla devozione dei fedeli.
Ancora oggi, nella solennità dell’Epifania, una grande processione, che vede la partecipazione di migliaia di fedeli, parte dal Duomo di Milano e si conclude davanti alla Basilica di Sant’Eustorgio.
“Questi “sapienti” rappresentano la dinamica dell’andare al di la di sé – intrinseca alle religioni – una dinamica che è ricerca del vero Dio e quindi anche filosofia nel senso originario della parola… Essi rappresentano il cammino delle religioni verso Cristo…
Questi uomini sono dei precursori, dei ricercatori della verità, che riguardano tutti i tempi ! (Benedetto XVI, L’infanzia di Gesù, Milano 2002, pag. 11-112)

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