mercoledì 25 agosto 2021

CAVI IDRAULICI

 Oltre alle Bocche/Rogge vi era un’altra categoria di piccoli canali, i Cavi idraulici, derivati anch'essi dal Naviglio Martesana. Nell’area di Gorla si originano numerosi Cavi: il Cavo Taverna (o Turrino) e i Cavi della Cassina de’ Pomm (Cavo Brioschi, Cavo 3 Once o S. Corona, Cavo 2 Once o Cavetto di città, Cavo Balsamo, Cavo Melzi).

Il Cavo Taverna
Fra i Cavi di Gorla il Cavo Taverna merita una menzione particolare; aperto per concessione ai Conti Taverna di Landriano nel 1838 fu uno degli ultimi cavi irrigui a cielo aperto nel territorio di Gorla. Attualmente è gestito dal Consorzio Cavo Taverna che lo ha quasi tutto “tombinato” ovvero chiuso all’esterno, ma per molti anni il Cavo Taverna alimentò in sponda sud del naviglio una piccola vasca (idrometro) a ridosso della Cascina Quadri che fu usata dai Gorlesi come una rudimentale piscina all’aperto da tutti conosciuta come “El bagnin de Gorla”. Ancora oggi il Cavo Taverna irriga i campi delle aziende agricole a sud di Milano e nell’area pavese; fra queste aziende figurano quelle di Landriano, sede di un castello-residenza dei nobili Taverna. Il Cavo, superato quasi completamente tombinato Milano, riemerge nei pressi dell’
Abbazia di Chiaravalle.

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