(settembre 2014) la notizia del ritrovamento di mura antiche, durante gli scavi per il teleriscaldamento, nel tratto di strada che separa il Duomo dall’Arcivescovado.
Che fine ha fatto il ponte romano rinvenuto in piazza San Carlo durante gli scavi della metropolitana 1 nel 1961? venne rinvenuto un arco di ponte di epoca romana, con ogni probabilità consentiva l’attraversamento di un piccolo canale interno.
Che dire dei resti della torre di via Pontaccio/Via Broletto rinvenuta negli anni Cinquanta, torre che forse apparteneva alla porta Comacina?
Chi sa qualcosa dei resti della banchina portuale che si trovava nei pressi di via Larga, quando vi scorreva il Seveso?
Chi ha più rivisto il pilastro rinvenuto nei pressi del Teatro romano in via San Vittore al Teatro e che oggi si trova negli scantinati del civico 3?
Pare proprio che fino a qualche decennio fa i resti antichi, soprattutto se strutturali e non artistici, fossero considerati “minori” e quindi di scarso valore, tanto da venire sotterrati di nuovo o, a volte, addirittura distrutti.
Insomma, un insieme di reperti archeologici intorno ai quali sembra ci sia l’indifferenza più assoluta. Perché dimenticare che Milano fu capitale dell’Impero d’Occidente dal 286 al 402? Perché Milano, tanto giustamente proiettata nel futuro, dimentica però il suo passato glorioso? Sarebbe così stimolante se questi reperti venissero valorizzati e fossero accessibili facilmente a milanesi e turisti.
E tanti altri ritrovi scomparsi o per lo meno di cui non si hanno più notizie:
Mura repubblicane con resti di reimpiego da templi o palazzi rinvenuti in via del Lauro nel 1958
via del Lauro il ritrovamento di un’aula absidale e un tratto di mura repubblicane rinvenuti nel 1958
Via Lauro tratto muro romano 1969
Uno dei muri rinvenuti vicino a Piazza Santa Maria Beltrade nel 1938
Via San Vito, ritrovamento di un tratto di mura in mattoni rinforzato con i alcuni conci dell’Anfiteatro romano
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