venerdì 25 febbraio 2022

BASTIONI DIFENSIVI DEL 1500

In viale Papiniano, tra piazzale Cantore (Porta Genova) e Via Arcangelo Ghisleri si trova un distributore di benzina “particolare”, infatti è stato allestito sui resti di un pezzetto dei bastioni difensivi del 1500.
Durante i lavori di ristrutturazione dell’impianto di distribuzione carburanti, nel maggio 2010 è emerso un lacerto di un’imponente struttura muraria. Il ritrovamento è stato segnalato da Eni S.p.A., proprietario dell’impianto e dell’area, alla soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia che ha richiesto l’assistenza archeologica per riportare in luce quanto possibile della struttura emersa.
In pratica durante i lavori per ristrutturare la pompa di benzina, sono emersi dei tratti murari dei bastioni, in particolare un bastione che costeggiava il fiume Olona che ancora scorreva nel suo letto negli anni Cinquanta.
In particolare si tratta di una parte del secondo bastione difensivo che si incontrava procedendo da Porta Ticinese in direzione nord/ovest, verso l’attuale Piazzale Aquileia. Questa imponente cortina difensiva fu progettata a partire dal 1546 dal Governatore Ferrante Gonzaga per il governo spagnolo; i lavori di realizzazione iniziarono nel 1549 e durarno per circa undici anni.
La tecnica costruttiva utilizzata permise di creare un sistema difensivo praticamente inespugnabile, la cui funzione era quella di proteggere la città antica, i borghi e una grande area di terreno adibito in parte a coltivazioni e in parte a riserva per il futuro sviluppo della città. Nello stesso tempo però creò una netta separazione tra la città e la campagna circostante. La cinta era costituita da un muraglione con torri di forma trapezoidale irregolare e bastioni di forma pseudo-rettangolare, con undici porte che regolavano l’accesso al centro cittadino. Resti di questo sistema difensivo sono stati individuati anche in altri punti della città, grazie a numerosi scavi archeologici eseguiti negli ultimi decenni. La parte più visibile la troviamo in Piazza Medaglie d’Oro, con la punta meridionale ancora intatta, lungo Vittorio Veneto e a tratti lungo la circonvallazione, chiamata anche “Cerchia delle Mura Spagnole”.
La struttura è stata ricoperta per permettere la costruzione dell’impianto di distribuzione carburante. Questi reperti archeologici sono comunque stati messi in sicurezza e ben protetti, per non essere intaccati dalla struttura del distributore soprastante.
per dare una idea di come erano le mura, sono stati fatti dei segni di colori diversi sulla pavimentazione del benzinaio che potete notare anche senza fare rifornimento.
A Milano anche quando si fa benzina si può imparare la storia.

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