
La bibliotecca non nacque con questa destinazione, fu costruita infatti su progetto di Ico Parisi e Silvio Longhi per la X Triennale del 1954 come Padiglione di soggiorno con all’interno una sala lettura e un piccolo bar poi smantellati. La struttura portante e la copertura erano in cemento armato a vista, con una forma che ricorda la chiocciola della lumaca. Purtroppo con l’ultimo restauro il tetto è stato ricoperto con un altro materiale, ma i vuoti sono ancora riempiti dalle vetrate continue che garantiscono un’illuminazione naturale costante e una veduta totale del parco intorno.
Insieme all’attuale Bar Bianco, che allora serviva da padiglione più piccolo per distribuire bevande ai bambini, è l’unica struttura che rimane di quell’Esposizione.
Nella zona retrostante c’è un bel giardino ombreggiato dedicato a zona di lettura, mentre davanti, nel patio, si trovano alcune opere d’arte:
“La Lettrice” di Francesco Somaini (lo scultore dell’Onda al parco Marinai d’Italia), un rilievo in marmo e cemento di Bruno Munari , una tarsia marmorea di Mauro Reggiani e un bassorilievo di Umberto Milani.
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