sabato 20 novembre 2021

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA SANITA'

Di nomi, la chiesa di Santa Maria della Sanità ne ha cambiati parecchi. Come quello che la voleva “dei Crociferi”, in riferimento alla croce rossa che contraddistingue l’abito dei padri Camilliani, per i quali la chiesa venne edificata tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento su progetto di Giovanni Battista Quadrio e Carlo Federico Pietrasanta. 

Le architetture della facciata – in cotto e incompiuta – insieme ai volumi dell’edificio rendono Santa Maria della Sanità una delle chiese più “romane” di Milano, con atmosfere che ricordano quelle del Barocco. 

Degne di nota nell’interno a navata unica, di forma ellittica, sono la volta affrescata nel 1717 da Pietro Maggi e il coevo altare barocco in marmi policromi.

A distinguere la chiesa di Santa Maria della Sanità è però l’essere sede dal 2014, per volontà del card. Angelo Scola, della missione cum cura animarumper i fedeli cattolici di rito maronita (libanese). La Messa domenicale (ore 11) vi è celebrata secondo il rito cattolico maronita in tre lingue: araba, siriaca (aramaica) e italiana. La storia della Chiesa maronita, da sempre in comunione con la Chiesa cattolica, racconta di 1.600 anni di fedeltà e ricchezza liturgica. L’atmosfera mistica, orientale e spirituale si mostra nei segni di croce, nell’abbondante uso dell’incenso, nelle processioni e nei canti. Particolarmente viva è la devozione a san Charbel Makhluf, il “Padre Pio” del Libano, monaco taumaturgo libanese, canonizzato da Paolo VI nel 1977, che deve la propria fama ai numerosi miracoli attribuitigli dopo la morte.


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