mercoledì 17 novembre 2021

CASA CRESPI

Casa Crespi si trova nel centro di Milano e si affaccia su corso Venezia. Questa casa, della fondatrice e Presidente Onorario del FAI Giulia Maria Mozzoni Crespi, merita una visita in quanto si tratta di una delle poche residenze patrizie milanesi tuttora integre e vissute. L’edificio risalente al XVII secolo, è stato ristrutturato alla fine degli anni venti dall’architetto Piero Portaluppi. Palazzo storico abitato da un’unica famiglia, è sede di una prestigiosa storica collezione d’arte dal XIV secolo al XX secolo. Un imponente scalone porta al primo piano, dove si accede al vasto appartamento riccamente arredato e tuttora abitato. All’interno dei diversi locali si possono ammirare splendidi dipinti, collezioni di antiche ceramiche, sculture, bronzi, specchiere, oltre ad innumerevoli oggetti e libri, tutti facenti parte della stessa collezione.
Giulia Maria Crespi vedova Paravicini e Mozzoni
è stata un'imprenditrice italiana fondatrice del FAI, discendente della famiglia di cotonieri lombardi, cugini dei proprietari della fabbrica di Crespi d'Adda.
Giulia Maria fu educata da precettori privati, apprendendo le lingue tedesca, francese e inglese. Il primo marito, conte Marco Paravicini, padre dei suoi gemelli Aldo e Luca, morì in un incidente dopo 4 anni di matrimonio. A partire dalla metà degli anni sessanta, dopo la morte degli zii Mario e Vittorio Crespi, gestì come accomandataria - in luogo del padre Aldo, gravemente malato - la proprietà del Corriere della Sera, responsabile della linea e dei bilanci.
Soprannominata la «zarina» per lo stile arrogante, e contestato, della sua gestione, il quotidiano operò una netta virata a sinistra: la nuova linea venne varata nel 1972 col licenziamento del direttore Giovanni Spadolini e la sua sostituzione con Pietro Ottone, e sancita con l'allontanamento, l'anno successivo, del giornalista Indro Montanelli che la bollò come «dispotica guatemalteca» al termine di un lungo dissidio, mai ricomposto in seguito.
Nel 1973, a causa degli ingenti passivi di bilancio del Corriere, la Crespi dapprima cedette quote della proprietà a Gianni Agnelli e Angelo Moratti; poi, nel 1974, liquidò la sua quota rimanente all'editore Andrea Rizzoli, uscendo definitivamente dall'amato Corrierone.
Nel 2013 possedeva il 2,353% delle azioni delGruppo Editoriale l'Espresso. Fu inoltre proprietaria di un'azienda agricola biodinamica, alla Zelata, situata nel Parco naturale del Ticino, a Bereguardo, che condusse dal 1974 assieme al figlio.
Fu tra i fondatori del FAI - Fondo Ambiente Italiano, fondazione di cui è stata presidentessa onoraria fino alla morte.
È stata sposata con l'architetto nobile Guglielmo Mozzoni dal 2 giugno 1965 fino alla morte di lui (31 luglio 2014).
Un contributo autobiografico dell'imprenditrice è stato oggetto della trasmissione televisiva "Allo specchio. L'Italia è un Paese fondato sulle nonne." , condotta da Paola Severini Melograni
È morta a Milano il 19 luglio 2020 a 97 anni
Nel parco di Casa Crespi è presente la fontana squadrata, caratteristica ricorrente delle abitazioni nobiliari e dell'alta borghesia milanese, la magnolia secolare
Visitabile durante cortili aperti

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