dal germanico magat: ragazzo
questo termine nasce dal vizio dei milanesi di usare parole abbreviate. Infatti, durante la costruzione del Duomo di Milano, il monsignore addetto alla registrazione delle maestranze, stanco di scrivere in latino i nomi di una delle figure più importanti impiegate nell’edificazione del Duomo milanese, ovvero il magister carpentarius, identificando con questo nome il carpentiere, invece di scrivere ogni volta accanto al nome del carpentiere la parola latina, l’abbreviava scrivendo mag. (gister) ut (come sopra), ovvero magut. Aggiungere un’altra T finale, dunque magütt, e identificare in questo termine (errando) l’aiuto muratore, fu una normale evoluzione del linguaggio comune.
I manovali del Duomo di Milano venivano chiamati magūtt, un termine del dialetto milanese, bresciano e bergamasco utilizzato in alcune zone della Lombardia e del Piemonte o nel dialetto ticinese, spesso in senso dispregiativo, per indicare il gradino più basso nella gerarchia degli operai di un'impresa edile. Deriva dall'abbreviazione utilizzata nei libri mastri della Fabbrica del Duomo di Milano per registrare la provenienza e specialità delle maestranze. Gli elenchi contenevano i nominativi dei "magister" ordinati per tipo di specializzazione (ad esempio "magister carpentarius"), e i nominativi successivi al primo erano seguiti dalla nota "mag.ut", abbreviazione di "magister ut supra", ovvero "maestro come sopra". Tale abbreviativo venne in seguito inteso come una sorta di indicativo per gli assistenti, derivandone il senso di magutt quale manovale, assistente del muratore
Nessun commento:
Posta un commento