domenica 24 ottobre 2021

LA ROSETTA


La povera Rosetta è una canzone popolare milanese proveniente dagli ambienti della malavita locale (la cosiddetta "Ligera"). 
Della canzone esistono almeno due versioni: la prima il cui verso iniziale cita "il tredici di agosto" (cantata, tra gli altri, da Nanni Svampa e da I Gufi) e una seconda (cantata, fra gli altri, da Milly) che si riferisce, più correttamente, a "il ventisei di agosto", anche se Rosetta, non ancora ventenne, morì la mattina successiva, quindi il 27.

La versione del brano interpretata da Nanni Svampa è registrata nel terzo volume della sua antologia sulla canzone lombarda, edito nel 1970 col sottotitolo "La mala e l'osteria".

Nel testo viene citata la "Colonnetta", che suggerisce come forse il "posteggio" di piazza Vetra ove la ragazza "battea" fosse in passato un'osteria con quel nome; come pure può essere che, al posto della "Colonna Infame" eretta contro il povero Gian Giacomo Mora - accusato di pestifera unzione - ed abbattuta nel 1778, ne venne eretta un'altra, in seguito anch'essa rimossa.

Nel corso degli anni, dapprima negli ambienti della mala, poi nelle osterie e negli ambienti popolari, de "La povera Rosetta" si sono inevitabilmente sentite diverse versioni. Questo è il testo di quella tradizionalmente ricordata.

Il tredici di agosto,
in una notte scura,
commisero un delitto
gli agenti di questura.

Hanno ammazzato un angelo:
di nome la Rosetta.
Era di piazza Vetra,
battea la Colonnetta.

Chi ha ucciso la Rosetta
non è della Ligera:
forse viene da Napoli,
è della Mano Nera.

Rosetta, mia Rosetta,
dal mondo sei sparita,
lasciando in gran dolore
tutta la malavita.

Tutta la malavita
era vestita in nero:
per ‘compagnar Rosetta,
Rosetta al cimitero.

Le sue compagne, tutte,
eran vestite in bianco:
per ‘compagnar Rosetta,
Rosetta al camposanto.

Si sente pianger forte
in questa brutta sera:
piange la piazza Vetra
e piange la Ligera.

Oh, guardia calabrese:
per te sarà finita;
perché te l'ha giurata
tutta la malavita.

Dormi, Rosetta: dormi
Giù nella fredda terra;
a chi t'ha pugnalato,
noi gli farem la guerra;

a chi t'ha pugnalato
noi gli farem la guerra.

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