
Nel 1721 appare rappresentata in una carta catastale di Figino, mentre in un’altra del 1836 risulta contigua ad una fornace per la fabbricazione di mattoni.
Il luogo era stato prescelto anche per posizionarvi un dazio e una caserma di carabinieri. Attualmente si conserva in mediocri condizioni, mentre l’attività agricola è notevolmente ridotta, tanto più che la variante a più corsie della via Novara (realizzata per i mondiali del ’90) ha di fatto separato la cascina dai suoi campi, unendoli con un modesto sottopasso inadatto ad un eventuale intenso passaggio di macchinari agricoli moderni. Il restante tratto della via Novara termina in un cul-de-sac dopo un centinaio di metri.

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