mercoledì 25 agosto 2021

ROGGIA BONIFORTI

 c’è un nuovo parco a Milano: il Parco Segantini lungo la via omonima. 

era fino a qualche anno fa un’area inselvatichita con un micro-habitat, ricco di flora e fauna spontanea, bagnato dalla roggia Boniforte (o Boniforti, già S. Bonforte).

La Roggia Boniforti o Roggia Boniforte è un piccolo canale scolmatore che si origina dal Naviglio Grandeall’altezza della Chiesa di S. Maria delle Grazie al Naviglio, per deviare poi in Via Magolfa, dove alcuni caratteristici ponticelli scavalcano il corso d’acqua per poter accedere ad alcune proprietà sulla strada e dove un tempo era facile vedere le lavandaie al lavoro,  da cui prende le acque e le conduce sotto la Ripa di Porta Ticinese.

Sul Naviglio Grande, all'altezza del ponte di pietra recentemente intitolato a Alda Merini, sono infatti ben visibili le bocche di irrigazione dalla quale si origina la roggia, una delle più caratteristiche di Milano.


Le acque una volta prelevate, scorrono sotto sotterranea verso via Filippo Argelati, dove poco dopo riemergono per un centinaio di metri, scorrendo lungo i muri di una antica fabbrica.

Caratteristici sono i 5 ponticelli che collegano gli ingressi dell'edificio a via Argelati.

In seguito la roggia si tombina all'incrocio con Piazza Arcole e riemerge poco oltre la Piscina Comunale Argelati, nel cuore del Parco Segantini, sotto le ceneri del Sieroterapico, per poi ritorna sotto il manto stradale poco prima dell'Istituto Giorgi, creato nel 1966.

Sino agli anni 50, invece, la roggia correva a cielo aperto e dopo aver alimentato la ruota del Mulino Traversera, formava un isolotto, dove oggi c'è via Romolo.

Ma il tratto più interessante della roggia si disvela(va) all’ingresso della nuova area verde, poiché una volta superata l’area della Cascina Argelati (proprio in fianco alla piscina omonima, già Bagno Ticino, la prima vasca al coperto fin dal 1860!), andava ad alimentare la ruota del Mulino della Traversera, situato sopra un isolotto artificiale, e dove i bambini della zona ancora nel dopoguerra andavano a fare il bagno. Lo chiamavano “el Sassee”, forse per i ciottoli di fiume che si erano accumulati nel tempo e lo si può collocare sul lato di Viale Romolo, dove la disposizione degli edifici rispecchia ancora quella di un tempo.



A quel punto si dirigeva verso sud fino al Moncucco

La Roggia in origine era utilizzata anche dalle lavandaie del quartiere Ticinese.

Il canale, dopo una lunga e travagliata storia, ha riottenuto l'acqua nel 2017, quando il Consorzio Villoresi, ente che gestisce le acque dei Navigli, riaprì le bocche di irrigazione del Naviglio Grande


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