un albero storico, come ricorda il cippo posato al suo fianco e legato alla memoria dei soldati della Grande Guerra del 1915 e 1918. La quercia fu piantata, alla fine della Guerra, dall'ingegnere Giunio Capè, padre di Giuseppe Capè, giovane alpino sopravissuto alla Grande Guerra, per festeggiare l'inatteso ritorno del figlio e ricordare gli alpini deceduti. Sono stati molti i soldati della Grande Guerra che provenivano da quartiere Garibaldi. Alla morte di Giunio Capè (1862 - 1925) è stato deciso un lascito al Comune di Milano con l'obbligo di curare la quercia. Il cippo di ferro battuto recita la seguente dedica: 'Ai caduti per la patria del rione Ticinese-Lodovica', firmato la Società Alpina milanese. Va sottolineato che accade raramente che a un albero, anche se antico e storico, sia concesso più spazio per le sue radici. Solitamente si tende a togliere metri quadri al terreno occupato dagli alberi, per quanto vecchi siano.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
martedì 31 agosto 2021
LA QUERCIA ROSSA di P.zza XXIV Maggio
Tra l'altro questa quercia rossa è considerata l'unico monumento arboreo milanese dedicato ad avvenimenti storici. La pianta, che è situata in una aiuola verde sul lato dei Navigli, ha una ampia frattura longitudinale dovuta a vecchiaia. Metà delle radici della quercia sono state mutilate e contenute da un muretto alto un metro per ridurre la loro espansione e lasciare posto alla strada e alle auto. Era evidente che questo provocava una sofferenza al vecchio albero. Nonostante questo l'albero è vissuto sino ad oggi e, nonostante i cavi elettrici che si infilano quasi tra i suoi rami, le braccia lunghe dell'albero si spingono sulla strada e sovrastano il traffico. Un paio di lunghi rami sono da qualche tempo sostenuti da due piloni di ferro, non belli a vedersi - come dicono gli stessi tecnici che li hanno messi, - ma che hanno permesso di non abbatterlo. Intorno all'albero sono state fatte varie ricerche nel tentativo di migliorare la sua situazione. Ma mancano i documenti che dimostrano come era anticamente la posizione della strada e dell'albero.
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